L’inestetismo delle orecchie a sventola può essere monolaterale o bilaterale, e si manifesta a seguito di una malformazione della cartilagine auricolare, la quale, non piegandosi formando una sorta di conca, rimane dritta e piatta. Il difetto è congenito e confinato prettamente nel campo estetico. Pur non costituendo un impedimento alla funzionalità dell’organo, è spesso pesante da sopportare per via degli scherzi e delle facili battute a riguardo. La dismorfia dei padiglioni auricolari può presentarsi anche in un orecchio soltanto, o essere caratterizzata anche da altri inestetismi, come il padiglione piatto, o di forma irregolare; in altri casi, il problema coinvolge solo il lobo, come nel caso della fessurazione causata da strappi con gli orecchini o malformazioni congenite nella forma e nella dimensione del lobo.
L’Otoplastica (o Auricoplastica) corregge, in modo molto soddisfacente e privo di cicatrici visibili, gli inestetismi dei padiglioni auricolari, in particolare le orecchie a sventola, dette anche prominenti, al fine di riposizionarle in una posizione più corretta e creare una piacevole morfologia del padiglione auricolare.
L’intervento non ha nessuna ripercussione sull’udito. A seconda delle necessità, può essere opportuno intervenire su entrambe le orecchie oppure su una sola, e la tattica chirurgica può differire sui due lati. E’ l’unico intervento di chirurgia estetica che viene comunemente eseguito anche sui bambini, i quali, in età scolare, possono soffrire del fatto di essere derisi dai compagni per la forma sgraziata delle loro orecchie con turbe psicologiche e comportamentali a volte rilevanti. L’Otoplastica o Auricoplastica non lascia cicatrici visibili, in quanto nascoste nel solco retroauricolare.
INDICAZIONI ALL’INTERVENTO
Il paziente candidato all’intervento di otoplastica presenterà una o più delle seguenti caratteristiche:
- orecchie sporgenti, a sventola, prominenti
- sporgenza asimmetrica tra i due padiglioni
- lobi dismorfici o fessurati
- asimmetria delle pieghe cartilaginee
- malformazioni o dismorfie ad una o entrambe le orecchie.
L’intervento viene consigliato anche in età prescolare (dopo i 5-6 anni, infatti, le orecchie non subiscono rilevanti modificazioni), per rimediare ad un inestetismo che facilmente invita a derisioni e crea complessi
QUANTO DURA
L’intervento dura circa 1 ora /1 ora e mezza, con una permanenza in clinica di alcune ore.
TECNICA CHIRURGICA
L’Otoplastica è un intervento piuttosto semplici, privo di controindicazioni e di particolari accorgimenti pre-operatori, realizzabile in anestesia locale semplicemente rendendo insensibile il padiglione auricolare con punture locali, od eventualmente in anestesia locale con sedazione, al fine di tranquillizzare il paziente. Le incisioni vengono realizzate lungo il solco retroauricolare; da questa incisione, è possibile modificare la cartilagine e, se la procedura è volta al ridimensionamento del padiglione, si provvede all’asportazione di una piccola ellissi di cute dalla faccia posteriore del padiglione auricolare e al successivo rimodellamento, e riposizionamento, delle cartilagini auricolari per mezzo di alcuni punti di sutura. Se necessario, si provvede alla ricostruzione dell’antelice (la plica cartilaginea del padiglione), ripiegando la cartilagine con alcuni punti.
PERIODO DI GUARIGIONE
La cicatrice risultante sarà poco o per nulla visibile ed il risultato estetico immediato. L’intervento si conclude con un bendaggio attorno alla testa del paziente da rimuovere dopo una settimana e con esso i punti (se non sono stati dati in materiale riassorbibile). Per non compromettere il risultato dell’operazione, e’ consigliato portare, durante la notte, una fascia elastica attorno alle orecchie per un periodo di 4-6 settimane.
L’intervento di otoplastica dà grande soddisfazione a livello estetico e psicologico, liberando da un difetto che porta spesso disagio e imbarazzo per entrambi i sessi e anche per i bambini. Inoltre la chirurgia non lascia alcuna traccia visibile perché le cicatrici sono nascoste nella piega retroauricolare.
Domande frequenti
D. Quanto dura il ricovero?
R. In genere si è dimessi in giornata. Se l’intervento viene eseguito in anestesia generale le dimissioni potrebbero avvenire il giorno seguente.
D. Dopo quanto potrò riprendere l’attività lavorativa?
R. Generalmente dopo una settimana, una volta rimosso il bendaggio. A meno che lavorare o frequentare la scuola con esso non rappresenti un ostacolo.
D. E’ un’operazione dolorosa?
R. E’ possibile un modesto dolore per alcuni giorni, comunque facilmente dominabile con uso di antidolorifici.
D. A lungo andare le orecchie possono ritornare come prima dell’intervento?
R. Purtroppo sì, anche se si tratta di un’evenienza estremamente rara, dipendente, in genere, da una imperfetta tecnica o da una struttura cartilaginea molto robusta. Nel qual caso sarà necessario sottoporsi ad un intervento correttivo.
Informazioni più dettagliate, nonché risposte ad ulteriori quesiti, si potranno avere durante la visita chirurgica preliminare.